Il Blog del Consulente Finanziario
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Guida alle Gestioni Patrimoniali: cosa sono, le tipologie, i vantaggi e gli svantaggi
10' di lettura
Nel mondo dell'investimento, le gestioni patrimoniali rappresentano un'opzione sofisticata per chi cerca una personalizzazione del proprio portafoglio di investimenti. Sia che siate nuovi al mondo finanziario sia che siate investitori con esperienza, capire come funziona la gestione del patrimonio può aiutarvi a prendere decisioni più informate. Questo articolo vi guiderà attraverso i concetti fondamentali delle gestioni patrimoniali, esplorando vantaggi, rischi e tutto ciò che c'è da sapere per navigare in questo settore.
Che cosa sono le Gestioni Patrimoniali?
Le gestioni patrimoniali, frequentemente abbreviate in GPM per indicare le Gestioni Patrimoniali Mobiliari, sono un servizio di gestione del patrimonio su base individuale. A differenza dei fondi comuni di investimento e dei fondi di fondi, che operano collettivamente, le GPM permettono un approccio personalizzato.
In questo contesto, il cliente affida il proprio capitale a un intermediario autorizzato, come le Società di Gestione del Risparmio (SGR), le Società di Intermediazione Mobiliare (SIM), o istituti bancari, conferendogli il mandato di gestire il portafoglio secondo direttive specifiche. Questo intermediario, nel rispetto del mandato fiduciario stabilito, assume la responsabilità di effettuare scelte di investimento, eseguire ordini di compravendita e gestire le operazioni finanziarie correlate.
L'intermediario, che detiene una discrezionalità moderata, può anche delegare la gestione del patrimonio ad altri intermediari autorizzati, previa autorizzazione scritta del cliente. Questa modalità di gestione permette al cliente di definire le linee guida di rischio e rendimento che l'intermediario seguirà, pur consentendo a quest'ultimo di operare con un certo grado di libertà all'interno dei parametri concordati. La personalizzazione e l'attenzione individuale sono dunque i pilastri fondamentali delle gestioni patrimoniali, ideali per investitori che desiderano una gestione su misura dei loro investimenti.
Gestione in Monte vs Gestione Individuale: una riflessione sulla personalizzazione
Nel contesto degli investimenti, si distinguono due principali approcci di gestione: la "gestione in monte" e la "gestione individuale". La gestione in monte, tipica dei fondi comuni di investimento, tratta il patrimonio collettivo in modo indistinto, senza considerare le esigenze individuali dei singoli sottoscrittori. Per esempio, un gestore potrebbe decidere di acquistare azioni di una determinata azienda per il fondo nel suo complesso, senza riferimento specifico agli interessi individuali dei sottoscrittori. Al contrario, nella gestione individuale, come nelle gestioni patrimoniali (GPM), ogni cliente ha un proprio portafoglio personalizzato, gestito in base alle proprie esigenze e obiettivi.
Tuttavia, la realtà della gestione patrimoniale solleva alcuni interrogativi sulla sua presunta personalizzazione. Nonostante ogni cliente abbia un profilo di investimento che dovrebbe riflettere le sue preferenze personali, nella pratica, gli intermediari spesso adottano linee di investimento standardizzate. Queste linee, come quella azionaria internazionale o bilanciata, guidano le decisioni di investimento in modo uniforme per tutti i clienti all'interno di una stessa categoria. Di conseguenza, se un investimento è ritenuto opportuno per un cliente in una determinata linea di investimento, lo sarà per tutti i clienti di quella linea. Questo approccio riduce, di fatto, la personalizzazione a un livello di personalizzazione di "categoria" piuttosto che di "individuo", portando la gestione individuale a somigliare, almeno in parte, alla gestione in monte.
Sebbene ci sia un riconoscimento delle diverse dimensioni dei portafogli individuali, che implica l'acquisto di lotti di azioni proporzionati all'ammontare investito da ciascun cliente, la base delle decisioni di investimento può essere sorprendentemente simile tra diversi clienti. Questo solleva questioni importanti sulla vera natura della personalizzazione promessa dalle gestioni patrimoniali e sull'effettivo valore aggiunto che tali servizi offrono rispetto agli investimenti collettivi standardizzati. In definitiva, è fondamentale per gli investitori comprendere il grado di personalizzazione reale offerto e valutare se le gestioni patrimoniali rispondano veramente alle loro esigenze individuali.
Tipologie di Gestione Patrimoniale
Nel panorama degli investimenti gestiti, esistono due principali categorie di gestioni patrimoniali: le Gestioni Patrimoniali Mobiliari (GPM) e le Gestioni Patrimoniali di Fondi (GPF). Queste formule offrono agli investitori modalità distinte di approccio al mercato, ciascuna con specifici vantaggi e caratteristiche.
Gestioni Patrimoniali Mobiliari (GPM): questo tipo di gestione implica un investimento diretto in strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, ETF e derivati. La GPM è ideale per investitori che desiderano un controllo più diretto sui singoli titoli che compongono il loro portafoglio. Questa tipologia offre la possibilità di mirare a specifiche aziende o settori, consentendo un'alta personalizzazione degli investimenti in base agli obiettivi e alle preferenze del cliente.
Gestioni Patrimoniali di Fondi (GPF): al contrario delle GPM, le GPF investono il patrimonio del cliente in quote di fondi comuni di investimento o sicav. Questo approccio permette una diversificazione più ampia anche con importi investiti relativamente limitati, poiché il capitale viene distribuito tra vari fondi che possono coprire differenti mercati o settori. Le GPF possono essere categorizzate ulteriormente in "monobrand", dove le quote sono investite in fondi gestiti da una sola società, o "multibrand", con investimenti in fondi di varie società. Questa strategia è particolarmente vantaggiosa per chi desidera esporsi a diversi mercati o tipologie di investimento senza la necessità di selezionare e gestire singoli titoli.
Entrambe le tipologie di gestione patrimoniale, GPM e GPF, sono adatte a vari profili di investitore, da quelli con disponibilità finanziarie modeste a quelli con ampi capitali da investire. La scelta tra GPM e GPF dipende dalle esigenze specifiche di diversificazione, dal livello di interazione desiderato con il portafoglio e dalla preferenza tra gestione attiva dei singoli titoli o quella più passiva tramite fondi.
Quando si confrontano le due tipologie di Gestione Patrimoniale, è fondamentale esaminare attentamente la struttura dei costi associati. Le Gestioni Patrimoniali Mobiliari (GPM) possono presentare commissioni di gestione più elevate a causa della necessità di selezionare i singoli asset per l'investimento, le quali possono variare significativamente in base alla complessità del servizio offerto e al grado di personalizzazione richiesto. D'altra parte, nelle Gestioni Patrimoniali di Fondi (GPF), gli investitori si possono trovare di fronte a costi incrementati dovuti non solo alle commissioni di gestione del fondo, ma anche a spese amministrative e altri costi correnti che sono inclusi nel Total Expense Ratio (TER) del fondo. Inoltre, è possibile che vengano applicate commissioni di performance, le quali sono dovute nel caso in cui il rendimento del fondo superi determinati benchmark di riferimento.
I vantaggi delle Gestioni Patrimoniali
Le gestioni patrimoniali offrono diversi vantaggi che le rendono attraenti per molti investitori, in particolare per coloro che cercano un servizio altamente personalizzato e desiderano delegare la gestione dei propri risparmi a professionisti esperti.
Gestione personalizzata: uno dei principali vantaggi è la possibilità di ottenere una gestione del denaro su misura, adattata alle esigenze specifiche e al profilo di rischio dell'investitore, delineato attraverso un approfondito processo di consultazione e analisi del rischio.
Nessun coinvolgimento emotivo: un altro punto di forza significativo delle gestioni patrimoniali è la comodità che deriva dalla delega totale nella gestione degli investimenti. Questo aspetto permette ai risparmiatori di evitare il coinvolgimento diretto e le possibili decisioni affrettate o emotive che possono derivare da una gestione autonoma del patrimonio. Grazie alla supervisione di risk manager esperti, ogni aspetto del portafoglio viene continuamente monitorato e adeguato in relazione agli obiettivi e alle condizioni di mercato.
Vantaggi fiscali: dal punto di vista fiscale, le gestioni patrimoniali offrono vantaggi significativi, come la possibilità di compensare le minusvalenze realizzate con le plusvalenze di anni successivi, un meccanismo non disponibile nei fondi comuni di investimento. Questa opportunità può risultare particolarmente vantaggiosa in periodi di volatilità del mercato, permettendo una gestione fiscale più efficiente degli investimenti.
In sintesi, le gestioni patrimoniali combinano personalizzazione, gestione del rischio professionale, vantaggi fiscali e minore coinvolgimento emotivo, rendendole un'opzione di investimento particolarmente adatta per chi desidera affidare il proprio capitale a mani esperte, pur mantenendo un controllo strategico sui propri obiettivi finanziari.
Gli svantaggi delle Gestioni Patrimoniali
Nonostante le gestioni patrimoniale possano offrire un maggiore controllo e personalizzazione degli investimenti, presentano alcuni svantaggi che meritano considerazione.
Impatto fiscale sfavorevole: uno degli svantaggi più significativi delle gestioni patrimoniali è il trattamento fiscale applicato ai guadagni. A differenza di altri strumenti di investimento, il prelievo fiscale avviene annualmente sulle plusvalenze maturate, anche se non realizzate. Questo approccio può erodere i rendimenti complessivi e limitare l'efficacia di strategie a lungo termine come il "buy and hold", poiché gli investitori potrebbero vedersi tassare su guadagni teorici che non sono stati effettivamente incassati.
Costi variabili e potenzialmente elevati: le gestioni patrimoniali possono presentare una struttura di costi variabile e a volte notevolmente alta, particolarmente nel caso di servizi personalizzati. Le commissioni possono spaziare significativamente a seconda dell'intermediario, alle quali va inoltre applicata l'IVA al 22%, aggravando ulteriormente il carico finanziario per l'investitore. Questa variazione rende essenziale una valutazione accurata dei costi in relazione ai benefici previsti dal servizio di gestione patrimoniale.
Conflitto di interessi del gestore: un altro importante svantaggio è il rischio di conflitto di interessi. I gestori possono essere incentivati a privilegiare prodotti di investimento proposti dalla loro stessa istituzione o da affiliati, anziché scegliere le opzioni migliori disponibili sul mercato. Questo comportamento può compromettere la qualità dell'investimento e non allinearsi con gli interessi ottimali del cliente.
Difficoltà nella liquidazione dell’investimento: la personalizzazione del portafoglio in una gestione patrimoniale può complicare la liquidazione degli investimenti. In situazioni di necessità di fondi rapidi o in condizioni di mercato volatili, i tempi per convertire gli investimenti in contanti possono estendersi ben oltre il desiderabile, rendendo difficile per l'investitore capitalizzare tempestivamente su altre opportunità o soddisfare esigenze finanziarie urgenti.
Limitato controllo diretto sugli investimenti: nonostante la gestione patrimoniale offra una certa trasparenza, la delega completa della gestione dei propri risparmi a un gestore può ridurre la possibilità per l'investitore di monitorare e controllare attivamente le proprie posizioni. Questo può essere particolarmente problematico per gli investitori che desiderano avere un ruolo più attivo nella gestione del proprio patrimonio.
In sintesi, i principali aspetti negativi includono un regime fiscale potenzialmente penalizzante, che tassa le plusvalenze non realizzate annualmente, costi variabili e talvolta elevati, che possono erodere i rendimenti netti, e possibili conflitti di interesse, con gestori che potrebbero favorire prodotti finanziari meno vantaggiosi per l'investitore. Infine, la liquidazione degli investimenti può risultare complicata e lenta e il controllo diretto sugli investimenti è limitato, il che potrebbe non soddisfare gli investitori che preferiscono un approccio più attivo nella gestione delle proprie risorse. Pertanto, prima di optare per una gestione patrimoniale, è essenziale valutare questi svantaggi rispetto ai benefici personali attesi e al proprio profilo di rischio e obiettivi finanziari.
Se state considerando la possibilità di una gestione patrimoniale, consultare un consulente finanziario indipendente può fare la differenza. Un professionista può aiutarvi a capire meglio se questo tipo di gestione si allinea con le vostre aspettative e necessità a lungo termine. Per discutere ulteriormente su come le gestioni patrimoniali possano integrarsi nella vostra strategia finanziaria o per qualsiasi supporto nella gestione dei vostri investimenti, non esitate a contattarmi. La mia esperienza e competenza sono a vostra disposizione per assicurarvi un percorso di investimento informato e su misura per le vostre esigenze.